Quel giorno che il lavoro diventa troppo pesante, la testa troppo stanca ed allora decidi che torni ragazzo ed idealizzi il tuo mondo dei sogni. Ma non sei più bambino e rendi reale ciò che immagini, hai la forza per farlo.
Ed inizi a girare come un mago con la sua bacchetta ed ogni tanto guardi indietro ai tuoi ricordi di ragazzo.
Quella canzone del jukebox la senti ancora perché, per quanto ti piacesse, non avevi abbastanza 100 lire per sentirla.
Ma c’è, la senti, portata da un vento strano.
Anche se non so dove sei io ti immagino già futuro mio e non ho mai capito perché la tristezza fa più bella ogni idea che esce.
Soffri e pensi, pensi tanto, pensi fino in fondo.
Tanti anni fa, lontano dal mio mondo per costruirne uno nuovo a mia misura, i pensieri più dolci che avevo erano per quelle persone a cui mandavo un bacio con il vento, certo che lo sentissero.
Qualcuno si sarebbe voltato senza vedermi e chiudendo gli occhi avrebbe capito e mi avrebbe sentito.
E sempre quelle canzoni nelle orecchie che ti portavano via.
Siamo stati giovani con i sogni ed il cuore che batteva, e dovevamo per forza dirlo a qualcuno che avevamo bisogno di lui, bisogno davvero, bisogno di non essere soli.
Perché bisogna soffrire per avere queste sensazioni non lo so, ma io che ho girato la mia bellissima Italia mano nella mano per seguire le mie ispirazioni, ho sempre visto talmente tante cose belle che chiedo perdono per non averle potute condividere tutte.
Allora quando vedo qualcosa che mi colpisce mando baci con il vento che arriveranno senza far rumore e le persone si gireranno, mi sentiranno, e, sorridendo, saranno lì con me.