Ne sarei fiero?
18 anni, come mi ha guardato mio padre quel giorno?
Non mi ricordo, forse non mi ha guardato nemmeno e ci ha pensato da solo, seduto guardando il Monte Rosa, ed allora non so bene cosa sarebbe successo il giorno in cui avrei dovuto essere io quello fiero.
18 anni sono lunghi e sono certo di averne vissuti almeno 36, esattamente il doppio perché questo era ciò che mi sentivo giusto vivere, metà come padre ed i suoi doveri verso qualcuno, metà come me stesso che la vita si è sempre divertita a prendere in giro.
Ed allora, con una vita così forse non sono 36, ma addirittura 56, esattamente tutta la mia permanenza su questa Terra che ha avuto una tale intensità da non temere niente che possa far dire basta, senza rimorsi, senza rimpianti, tranne quello che oggi sarebbe potuto essere un giorno speciale, unico per me.
Mi chiedo come avrei potuto dire “sono fiero di te”, mi chiedo con quale cuore avrei sorriso facendo finta di non sapere tutto quello che oggi so di questo mondo infame, mi domando come avrei girato le spalle con un sorriso senza far vedere la paura che oggi provo davvero, e mi rispondo che non ho nemmeno potuto essere fiero di me, seppur capace di sopportare tutto ciò.
E’ un giorno così, viene ogni anno ed ogni volta c’è un motivo per considerarlo un giorno unico, affilato e tagliente come una lama, pungente come uno spillo, da far passare e basta, tanto sono solo fantasie.
E dovrei vivere oggi, vivere il viaggio godendo di tutto ciò che la vita solo a me ha concesso, ed ultimamente ho anche capito come fare questo aiutando chi ha bisogno di me.
Ma oggi concedetemi un pensiero speciale, solo un attimo per immaginare un abbraccio a chi vorrei far sentire protetta, immaginare una borsa con dei libri, una computer sul tavolo con i suoi profumi e le magliette messe in disordine sulla sedia, e uno sguardo buffo ed imbarazzato di chi ormai è grande e abbassa lo sguardo alle parole “Sono fiero di te”.
E’ passato il mio momento, i miei due momenti, i miei due momenti più ciò che la vita mi sovraccarica, ed il mio rimpianto rimane, ma sono fiero di quello che ho fatto in questi anni con il mio pensiero in mente e due alucce sulla spalla.
Ciao angioletto, un giorno ci rivedremo, ma non oggi.