Povero italiano, come è umano lei

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Povero italiano amico mio, giusto o sbagliato che sia questo è il nostro paese, con le sue grandi qualità ed i suoi ancora più grandi difetti, ed io che vuoi che ti dica?

Povero italiano, sì certo, di terra bella uguale non ce n’è, ma tu guardi il sole e il mare, e non ti accorgi che le strade sono lastricate di vetri taglienti su cui camminare scalzi, mentre il tuo medico in Ferrari ti cura con la polentina calda rovente.

Venghi pure nel mondo della super mega grande corporate!

E’ congiuntivo, ovvio.

E sì, l’Italia è come il paradiso, per godersela bisogna essere morti, con un po’ di allucinazioni mistiche, mentre tutti, caro povero italiano, ti difendono a parole e ti offendono coi fatti, mentre tu ancora credi lassù ci sia qualcosa anche per te!

Ma non lassù lassù, un po’ più giù.

Come sono umani, loro!

L’Italia, una poesia che compare inaspettatamente nella vita, e noi siamo stupiti, siamo incantati, ma poi solo pochi si rendono conto che siamo sempre stati presi per i fondelli, che era un pacco, una sola.

E intanto tutti contro tutti, scapoli contro ammogliati.

Povero italiano, una bella fregatura la tua vita, e lo scopri troppo tardi lo schifo che si nasconde dentro certe persone, mentre tu sei ancora, ingenuamente, alla ricerca del loro lato migliore che mai ti mostreranno.

Ed ora povero italiano servilmente umile, con in mano la radiolina per sentire una partita a cui i gran farabutt ti faranno rinunciare, con la nuvoletta sopra la testa da cui i “Vien dal Mare” faranno piovere su di te ogni forma di umiliazione, ricordati le migliaia di lavaggi del cervello che ti hanno fatto, ma anche che hai tanto riso amaramente nel vedere chi, alla guida di una macchinetta bianca, e nuotando nell’acquario dei dipendenti, ti ha mostrato cosa voglia dire restare in un sottoscala a dire sì per tanto tempo, senza mai avere un progetto, e ringraziando per poter fare da parafulmine.

E allora povero italiano su la testa.

Puoi fare un tiro anche tu se prendi la stecca in mano, puoi innamorarti anche tu della tua signorina preferita, e puoi, solo con un pizzico di coraggio, guardare in faccia i “come siete umani” e, per una volta, gridare che questa vita, così com’è oggi, è una cagata pazzesca.

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