Tu offri quello che sta nella tua mano, poi soffri perché non riesci ad andare più lontano, ma non è questo il giorno in cui devi pensare a ciò che fai, mentre guarda in basso per vedere ciò che sei.

Sì, lo so, camminare a testa alta ti hanno sempre detto, ma poi pesti i fiori che trovi sul tuo cammino, distruggi le piccole che cose che non vedi sotto il tuo naso, e loro erano lì solo perché tu facessi la tua strada su un tappeto morbido.

Offri e soffri, prendi e restituisci, almeno un poco, che tanto poi germoglia e rifiorisce ogni giorno, cresce da solo, diventa immenso.

Guarda in basso, guarda chi sei e dove metti i piedi, e fallo così velocemente che le guance trattengano per un attimo la tua bocca per disegnarti un bel sorriso, perché non sei giusto se guardi dove ti dicono di guardare gli altri, ma se ciò che osservi ti fa stare bene.

E allora offri e soffri, spendi la tua vita a chiederti cosa hai avuto di bello ogni giorno, immagina i tuoi fiori, i tuoi prati ed i tuoi amici a quattro zampe che sono gli unici da cui trarre il buon esempio e l’energia per accettare disagi.

Non vivere i tuoi giorni solo perché ne arriva uno dietro l’altro, la tua vita non è un mercato di giorni in saldo da vivere perché costano poco, e visto che non potrai attraversare la vita evitando di farti male, offri al mondo tutto quello che sei dentro, e soffri col mondo per trovare sempre la tua strada.