Non sanno, non ragionano, e vogliono un padrone

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A te che urli e ti disperi incredulo, a te che strilli perché il mondo ti possa sentire sempre più forte, a te che trascini un pesante fardello di libertà legato con quella corda che taglia le tue mani, a te, proprio a te chiedo, “Ma quando mai le persone hanno avuto sete di verità?”

A te che porti storie che a loro dispiacciono, e poi ti alteri perché si voltano da un’altra parte, posso solo ricordare che tutto il gruppo, che dall’alto appellano gregge, preferisce deificare l’errore, quando questo lo conforta e gli evoca immagini seducenti.

E tu ti devi capacitare, tu le devi sapere illudere le pecore, e miracolosamente diventerai cane pastore che domina abbaiando forte, nella lingua che vuoi tu.

Oppure prova a spiegare le tue ragioni, prova ad utilizzare la logica a dimostrazione delle tue tesi che non sortiranno altro effetto che trasformarti in vittima, perché quell’agglomerato di umanità non ammetterà mai muri tra se ed il suo desiderio che vuole avverato, soprattutto quando il numero di persone diventa grande.

Ma tu ci proverai, tu invece che tendere la mano a chi te lo chiederà, ti soffermerai a dare consigli non richiesti, sprecando inutilmente il tuo tempo scarso e prezioso, e come lo stolto che guarda il dito nascondere la luna, non ti accorgi di come l’istinto, e non la ragione, siano ciò che guida questo fiume fuori dagli argini, verso tutti i campi e le città da allagare.

E a quel punto sarà la forza della carne a dare la scossa ai pensieri ed ai sogni realizzati con le fondamenta nella sabbia, un calcio a quelle idee insulse impacchettate con la più bella carta di Natale, mentre il cervello si scollega dalle decisioni che a colui che osserva distrattamente sembrano così illogiche.

La forza prenderà il sopravvento, con calma, ma non inaspettatamente, perché tu hai cercato di gestire una creatura lenta e un po’ idiota come una folla, una entità in cui la somma delle intelligenze dei membri è minore dell’intelligenza del più stupido di questi ultimi.

E’ sempre stato così, sarà sempre così, e le lancette continuano a girare, ed i fiumi continuano ad esondare..

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