Cosa succede effettivamente in un momento difficile?
Cosa è un momento difficile?
E’ probabile che non siano i momenti difficili, ma le persone che stanno al nostro fianco che li rendano tali.
Ed allora cosa si fa quando il mondo rema contro? Si urla, si piange, si suda…? Ci si flagella, ci si interroga, si deve per forza trovare qualcosa che in noi non va?
C’è quel peso del senso di sconfitta che ci massacra, ma dentro di noi c’è la radice viva che rinnova ogni giorno la nostra pianta che cresce e germoglia come la natura le ha detto di fare.
Ma noi la guardiamo quella pianta, diamo ascolto a ciò che in noi spinge per guidarci verso i nostri traguardi, o continuiamo ad interrogarci sul perché gli altri non ci portino mai là dove a noi amiamo?
Quindi sono gli altri di ieri che rovinano il nostro domani?
Eppure chi vuol esser lieto sia, anche nel mondo del bacio con la maschera, di doman non v’è certezza e non ci deve spaventare quel disagio che oggi non c’è, ora non c’è, ma la paura ci appiccica addosso.
Non v’è certezza e non fa male, non v’è certezza ma tanto viviamo oggi, consapevoli dei nostri limiti che dobbiamo accettare cercando in noi stessi le immagini del mondo che plasmiamo per viverci come in un grembo materno.
E tutte le nostre contraddizioni le dobbiamo mettere in fila per due con i nostri punti fermi, quelli che adesso sono i momenti che stiamo vivendo e che da dentro provvedono a noi.
E mentre siamo in una tragedia, la consapevolezza di essere unici ci fa sentire forti e l’oggi ci appare semplice, fecondo, impagabile.
Quante cose pieri sono accadute all’esterno e che hanno cambiato la nostra vita facendoci sentire a disagio? E quanto tutto questo ci ha portato ad essere autocritici per la nostra incapacità di reazione?
Eppure noi non siamo i nostri pensieri più negativi che oggi sgorgano da un tubo infetto, noi non siamo perfetti, ma non dobbiamo pensare all’imperfezione infinita, perché in realtà per noi conta solo quella di adesso.
Non dobbiamo credere di essere orrendi perché guardiamo gli altri con un po’ di quella gelosia che un giorno colpì anche gli dei, anche la dea dell’amore, mentre dovremmo fermarci e, con un po’ di coccole, ci potremmo concentrare sui dettagli che fioriscono in noi ed hanno cura di noi.
Essere felici senza essere nessuno, oggi, questa è la mia strategia.
La strategia per un domani di cui non v’è certezza è non aver strategie, ma vivere adesso, in questo momento.