Quei raggi del sole che solo illuminano un poco da dentro la nebbia che ci avvolge e penetra fredda nelle ossa, come se il cappotto fosse un morbido pareo.
Il cuore che batte perché in quella mattina lattea ci deve essere per forza qualcosa di caldo e mentre, in silenzio, stringi gli occhi infastiditi da quel bagliore che non c’è, il vetro si appanna e ti allontana ancora di più da quel racconto che c’è solo in certi libri di carta profumata che ti porti nel cuore.
Da dove viene quella storia, quel desiderio di essere lì ad osservare le macchine che diventano tutte bianche nel loro correre chissà dove, e un bottone che schiacci per avere calore che soffia sul naso gelato?
E poi parli con chi viene da lontano, là da dove il sole riscalda anche nei giorni che qui la brina sembra neve, e si meraviglia nello scoprire amore in questo gelido racconto.
È sempre stato così, lontano dal mare si muore dicono, ma poi vengono qui dove abbiamo il cuore in mano che nessuno se lo aspetta, e ti accogliamo con quella inaspettata voglia di amore.
Freddo e accogliente, fosco ma con colori azzurri vivissimi, frenetico ma tranquillo e sussurrante, e nessuno sa da dove viene, sa il perché, conosce il suo movente che lui dice non essere speciale.
Ma si, l’importante è che c’è, come nessuno mai, come quel profumo che non hai mai sentito ed ora ti sconvolge perché lo hai sempre sognato prima e mai lo avevi annusato, che ci vuole il suo tempo, che ci vuole qualche soffio per sentirlo nel cuore.
Passano ancora le macchine mentre la nebbia si dirada, ed i vestiti sempre più stretti perché non entri nemmeno un filo d’aria, mentre i cuori picchiano sangue bollente e gli occhi tradiscono già un po’ di malinconia… che te lo chiedi per fare?
Poi arriverà la paura, ma c’è adesso quel cavallo nero nero che infonde sicurezza, fermo per ore docile e ubbidiente, senza chiedere niente, senza che chieda niente, che dietro a quel palo, se guardi bene, si vede il mare ben nascosto che è pieno di onde e di schiuma.
Il tempo vola nella nebbia, è solo un attimo e sei già al sole… ma non scalda per niente, mentre quella nebbia ti ha scottato per sempre.