Eppure il vento soffiava già

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C’è chi si ricorda vite semplici e chi si ricorda vite facili. Gli ultimi sono più deboli, arrendevoli, compiacenti, e parlano di libertà e di diritti da comprare da chi ha lottato per conquistarli.

C’è forse qualcuno libero che vuole fare a metà della sua libertà con qualcun altro?

C’è chi pensa e pretende di sì, e spesso fa il politico comunista col deretano degli altri.

Eppure c’è chi si ricorda estati con due paia di bermuda, uno blu ed uno rosso, alternativamente in lavatrice fino a stingersi, buoni per più anni perché all’epoca crescevi ma non ingrassavi. E chi la guardava dove arrivava l’abbronzatura sopra il ginocchio?

E le magliette erano sempre quelle, smanicatissime, non firmate, ma piaciute e vissute, come le estati che mai potranno ritornare coi loro profumi fantastici e le partite a pallone che la finale era sotto il temporale. Caldi africani, venti bestiali e gocce grosse così che certe volte diventavano ghiaccio. Poi se viene da sud quel nero in cielo fa danni, dalla montagna invece…

Così il contadino, invece di invocare la svolta green che solo un coglione di città che non ha mai visto una gallina che razzola può sognare, metteva al riparo da queste calamità le sue più o meno povere culture, quelle che quando le mangi ti accorgi della differenza tra ciò che produce la Terra ed una multinazionale.

Ma se la tua vita l’hai passata nell’appartamento in centro a sparare cazzate sull’economia e la finanza, se sei uno che si spalma amuchina sulla pelle così, perché glielo ha detto la tv, che ne sai di green, di vento, di pioggia, di terra?

Hai mai visto il petto di un pollo vero?

Hai mai bevuto il latte appena munto o mangiato un uovo appena “cagato”?

No vero? Magari ti faresti una vaccinazione al solo pensiero, però poi porti le palme in piazza del Duomo a Milano perché è chic, e parli di cambiamenti di cui hai imparato tutto ascoltando idioti come te, in tv per pecore ignoranti, ed accetti che dei bugiardi patentati ti dicano cosa fare perché decidere di fare qualcosa è troppo pesante per te.

Così finirai a guidare frigoriferi a 30 km l’ora in città piene di automi imbecilli che siccome tengono famiglia desistono, delegano, e se la tirano con una foto sui social.

Ho sempre visto il vento soffiare forte e la grandine spaccare le teste, perché la grandine, almeno lei, non soffre di codardia. E ora andate e pagate le accise sui consumi delle vostre auto elettriche e di quei monopattini che si guidano con la scopa nel culo: potete rispettare l’ambiente, questo è ciò che vi hanno raccontato, ma non dovete incidere sul bilancio di questo mostro che si chiama Europa che è nato proprio grazie a dei greggi lassisti, codardi e con idee contro la natura che li ha messi al mondo.

È vero, è in atto un cambiamento naturale, ma di quello nessuno ne deve parlare, fino a quando il vento soffia ancora.

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