Accorciamo il nostro punto di vista se consideriamo definitivo qualsiasi stato d’animo, società o governo, e di persone che hanno problemi di visuale, la nostra società è piena.
Cosa è cambiato dopo che gli italiani hanno deciso di aprire le finestre e di rinfrescare l’aria stantia, che da troppi anni ristagnava sul nostro paese?
E’ cambiato tutto? Non è cambiato nulla?
Finite le emozioni delle urne, con le conseguenti roboanti dichiarazioni, preso atto che… insomma, quelli lì mi sembra di averli già visti, che succederà ora di concreto?
Qualcuno diceva che bisognerebbe coltivare la flessibilità, piuttosto che la perfezione, ma di perfetto si è visto niente negli ultimi anni… e nemmeno di flessibile, anzi!
E allora andiamo avanti facendo spallucce alla sorte, come sempre?
No, tutto cambia, il mondo cambia, e tutti noi cambiamo… ma al tempo stesso non cambiamo. E’ pazzesco, non so come spiegare un mistero simile, ma basta osservare ciò che facciamo, e non è possibile non accorgersi che è proprio così.
La vita, poveretta, ci prova. Ti stimola, ti obbliga anche, ed in ogni periodo ti mette di fronte a delle ripartenze, a delle nuove avventure. Ti costringe a reinventare anche quello che hai fatto in precedenza.
Così tutto ciò che tocchi lo cambi e tutto ciò che cambi, cambia te. Accettiamo che il cambiamento sia l’unica verità duratura, e sebbene spesso non sia facile crederci, il cambiamento personale è inseparabile dal cambiamento sociale e politico.
Cambiamo noi per primi e poi pretendiamo un mutamento strutturale da chi finge di cambiare tutto per non fare nessun passo, ma intanto mangia e fa danni come se non ci fosse un domani.
Poi si sa, introdurre un nuovo elemento dentro qualcosa di già consolidato, e magari progettato per essere molto ben difeso, è terribilmente difficile. La gentilezza facilita il cambiamento, ma arrivati ad un certo punto la gentilezza… fa solo ridere.
Però noi proviamoci, ricordiamoci che l’amore arriva nei modi e nei luoghi più inattesi. Tutto può cambiare da un momento all’altro, in bene e in male e nella storia, crisi durante le quali il tempo è sembrato precipitare, i cambiamenti si sono succeduti con travolgente rapidità.
In questi periodi vi è stata molta sofferenza, ma dall’intensità di quest’ultima nasce la pace e la serenità, come i fiori sbocciano dal concime che marcisce nella terra.