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Quel Massimo non esiste più

Quel Massimo se ne è andato, dove non si sa, o forse è qui dietro l’angolo, seduto su quel gradino dove un paio d’anni fa ci si era lasciati senza preoccuparsi di niente. Perché forse è un poco trasparente, e lo puoi solo intravvedere negli occhi delle persone che si sforzano di parlare di lui, che era un amico, che rispondeva sempre, che aveva una parola per tutti, ma poi restava solo col suo fuoco che non si poteva spegnere innaffiandolo di malinconia. Così in mille strategie lo osservi chiaro come il sole e nei silenzi urla tutte le sue parole che in nessuna lingua del mondo si riuscivano a comprendere. Quel Massimo non c’è più, quel Massimo è andato via, senza paura di lasciare vuoti dove tutti li aveva colmati, in una marea di parole, di pensieri, di accortezze, di coccole, qualche volta contro tutto e tutti, che guardavano...
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Questo giorno non te lo rovina nessuno

E’ arrivato il giorno per aprire la tua anima a qualcosa di grande e magnifico, e da oggi la tua esistenza altro non sarà che un’opera d’arte con la tua firma disegnata dalle stelle. Da oggi viaggi con un amico in più al tuo fianco, perché ciò che oggi succede lo hai sognato tanti anni fa come un cammino duro e complicato, inevitabilmente scolpito in quella parola maternità, da accarezzare in ogni suo momento che non potrai mai più dimenticare. Ed io son qui a pensare, ad immaginare, ad accompagnare chi da speciale merita giorni speciali, e so che mentre guardo il magnifico, potrei non scorgere le lacrime che stanno dietro e che certe volte sembravano far sbavare i colori sulla tela del dipinto della vita. Ma poi il tempo si è compiuto, la via ha mostrato la sua luce e le mani cercano altre mani con cui stringersi per...
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La mano sulla vita

Lo scontro tra i semplici ed i presunti chissà chi, il dialogo che vola oltre le città natali dai mille colori ed i mille calori, ed il cuore pulsa dalla stessa parte perché le anime sanno cosa vogliono prima che si alzi il vento. Interessi fino al cielo, vite diverse di chi non sa che fare, mentre la mente richiama i ricordi e gli istinti con cui sei nato, velocemente, qui davanti a te, forse fuorvianti e non lo sai. Curiosi, domandi, giochi e gli occhi diventano grandi e la pelle tesa. Non è paura, ma eccitazione di quel nuovo che fa paura, così cerchi i segni per capire che tutto vada bene, che nessuno possa farti del male. Vorresti chiedere, non osi, forse sai già tutto, e ti serve un indizio, un gesto rivelatore, come una mano sulla vita, che ti stringe mentre le dita ti accarezzano, e ti...
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Guai a voi

Non mi è mai stato chiaro cosa nella mia testa scatti per decidere che ora sono in cielo ed ora sono una carta sporca, ma quelle luci accese nel buio delle notti calde, mi aiutano a pensare che in fondo speranza sia ancora una bellissima parola. E tu sei lì che pensi ai tuoi guai, attaccato ad una promessa che sai che potrebbe non durare tutta una vita, mentre ascolti una voce che quando non c’era, il mondo con te sembrava un foglio senza la matita. Perché è facile impegnarsi ad ignorare il male, ma se anche puoi non guardare e non ascoltare, non puoi smettere di respirare l’aria inquinata da chi dice mai, e crede di poter decidere come sarà domani. E questa è una semplice verità, che tutti fino a ieri pensavano di sapere, però è ora che si cominci a dirla nuovamente, perché non credo in quello...
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Tutto sospeso e tu non puoi fare niente

Eppure avresti voglia di tendere una mano e strappare via il tuo fiocco legato là in alto, e intanto ti chiedi cosa ti trattenga dal farlo. Fermo, tutto è sospeso fino a quando suona il campanello. Perché non sempre è questione di paura, non sempre un fiore non cresce perché non trova acqua per i suoi petali, ma a volte, parecchie volte, quel fiore non aveva occhi da far piangere, come tu non hai un mondo in cui vivere perché in questo devi solo aspettare qualcosa. Così sei lì da solo a chiederti cosa stia succedendo fuori dal tuo controllo che, ancora una volta, scopri inadeguato, utopico, illusorio, mentre anche il battito del cuore viene sospeso. Sei lì e non puoi far niente, aspetti qualcosa e chiudi occhi ed orecchie, perché c’è solo una cosa che ti interessa, ma non puoi sentirla, non puoi toccarla, non puoi accarezzarla… e soffri,...
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Meraviglia

Forse è perché sei donna e guardi il mondo da dietro quella porta che non vuole chiudersi da sola davanti a quella meraviglia. Forse è perché sei madre di chi è frutto di quel miracolo che non a tutti è concesso, e dal tuo grembo è nato ciò per cui dobbiamo lasciare un mondo migliore, meraviglioso. Forse è perché se piangi, le stelle in cielo singhiozzano con te e brillano più forte perché i fiori meravigliosi non si chiudano nemmeno di notte. Forse è perché anche tu, bellissima, devi inchinarti e cercare il tuo futuro, mentre a te non è concesso alcun rispetto, mentre tu piangi senza amore. Forse è perché hai scelto la strada più in salita per toccare la cima che amavi da bambina e che avresti potuto raggiungere con ben altri mezzi che la tua bellezza ti forniva in ogni istante. E son mille e mille e...
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Al fianco dell’imprenditore

Nella vita tutto può accadere in un attimo. Fortune e sfortune si scambiano di posto in un vorticoso susseguirsi di eventi che l’imprenditore scambia per vita vera, e in nome di quegli spettacoli emozionanti, trascura se stesso e perde il senso della sua esistenza. E poi arrivano quei momenti in cui preghi di trovare qualcuno a cui aggrapparsi per non andare a fondo, qualcuno che magari era già al tuo fianco prima della tempesta e su cui contavi, ma non hai mai visto veramente all’opera. Quello è il loro momento. Sono quelle persone che paghi per avere un servizio, ma a cui racconti la tua intimità che ti sta a cuore e che ti fa soffrire, persone che eleggi a paladino di ciò che conta veramente perché… Perché in fondo lo sai, sai che sei disposto a perdere tutto, ma non la speranza di poterti rimettere in piedi a prescindere,...
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La bolla improvvisa (ci sono troppi cambi di stagione)

Ci sono dei viaggi che restano nella mente, ci sono strade che non scordi più. Macchine in fila sui sogni che ancora non sai, e la mente che scruta ciò che rimane e che vorresti presto ritrovare. Ma ciò che vuoi fare, sebbene confuso, ti trascina di forza in mezzo a nuove città ed a boschi familiari almeno all’apparenza. Ed ogni volta sono solo i particolari a ricordarti che casa è lontana e che lì è la tua missione, mentre le stagioni cambiano ed improvvisamente i fratelli muoiono. Lasci le macerie alle spalle, vorresti rimetterle insieme, ma non è ancora stagione e quando quest’ultima verrà, il cambiamento sarà radicale e punitivo. E allora sei lì per scongiurare una morte improvvisa, mentre preparano le solite gabbie discriminatorie per chiunque abbia una idea un poco luminosa. È una guerra di stagioni, quelle che non sono più quelle di una volta, quelle che...
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La bolla improvvisa (e improvvisa venne la signora alata)

Come si usa un argomento brutto e stressante per dare un messaggio positivo? Ecco, vorrei dire tante cose tutte insieme, ma non riesco a piazzarle in poche righe contemporaneamente, ma una la scrivo: se siete qui, siete persone fantastiche. Beh, sorridete, non chiedete nulla, siete pronti a fare per le persone: in quale altro modo dovrei definirvi? E allora, tra di noi anime tormentate c’è quel discorso che non facciamo mai, ma poi leggiamo un post, sentiamo una voce, vediamo un bavaglio, e contiamo fino a… 2, 3, 4, 5… oggi sono cinque che, improvvisamente, hanno indossato le ali da angelo, ed ora ci guardano dalle nuvole. Ieri 8, prima 6, e ancora prima 7… i giornalisti non dicono, ma ricorre una parola improvvisamente troppo in voga. Perché? Ci si guarda in silenzio per un attimo, io vivo nella mia mente i momenti che stanno vivendo coloro i quali hanno...
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Un mondo semplicemente veloce

Vieni dal mondo della complicazione degli affari semplici e sei ora nel paese più povero di tutti, dicono. Eppure dal primo passo qui, c’è qualcosa che obbliga i tuoi polmoni a respirare più profondo e tutti quei fastidi che “sono colpa dell’età”, scompaiono in attimo. Poi ti chiedi immediatamente il perché, perché là ci vogliono così male e qui… Qui ti accorgi che non è un caso, qui ti ricordi che non sono i soldi a renderti felice, a renderti semplice la vita, ma sono le persone ed il loro animo che fanno il miracolo. In due giorni sbrighi pratiche altrove infinite, un altrove ahimè molto familiare, e mentre c’è chi storce il naso pensando a ciò che vivo ora, quel disegno infame mi si palesa molto chiaro davanti agli occhi. Forse i miei occhi avevano bisogno di più distanza per mettere a fuoco bene ciò che è la vita...
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Felici e lontani

La felicità è una scelta, e tu sei il primo che deve voler essere felice, e non ci sono soldi abbastanza, ma serve la conoscenza per poter fare sempre ciò che ti piace. Quanti saggi vissero infelici, quante persone hanno abbandonato questa terra lasciando maggiorato il saldo complessivo della felicità? E forse è il vedere lì a due passi da noi una felicità possibile che ci rende infelici, così ci viene in mente di acquistarla in cambio di qualche anima che teniamo nascosta in una tasca interna. Eppure la felicità c’è quando non rinviamo più di vivere così come vorremmo fare da un po’, mentre da quel momento in cui lo abbiamo capito, abbiamo permesso agli alibi di farci comandare e presentarci omologati. Allora capita che parti e ti trovi in un oceano nero tutto trasparente, dove le profonde acque che ti arrivano alle ginocchia ti cancellano ogni pena in...
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Che notte quella notte

Di notte il buio nasconde le differenze, di notte è più facile sentirsi più uguali, o meno diversi, meno distanti, meno qualcosa che provoca disagio. Che poi basta un sogno per trovare la tua strada anche nel buio della notte, e ogni intanto inciampi in quei pensieri che non ti lasciano mai solo un’istante. E quella notte sembrava essere una meta dopo una strada lunghissima che attraversava un deserto senza oasi, ed in cui l’alba non sembrava essere la fine. Facile pensare che non esista notte senza sole la mattina, ma quando il rumore del vento e della terra non ti bastano più, quando il frastuono di un fiore che sboccia ti sembra insopportabile, quando il peso di una goccia di pioggia ti sembra insostenibile, allora è il pensiero che non trova la giusta strada e non credi più che possa giungere quella notte. Perché qualcosa in noi si rompe...
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