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Sento che è arrivato il momento

Ti sei mai trovato in quel momento in cui tutto sembrava crollare attorno a te? Quando la vita ti ha lanciato una serie di colpi duri e ti sei chiesto se ce l’avresti fatta? È in quei momenti di sfida che la tua vera forza viene alla luce. Non sto qui a dirti che sarà facile. La vita non lo è mai. Ma ti dico che hai dentro di te una potenza incredibile, una forza che può superare qualsiasi ostacolo. È una forza che può trasformare il dolore in crescita, la paura in coraggio. Guarda, la vita è piena di alti e bassi. Ma la differenza tra chi trionfa e chi si arrende sta nel modo in cui reagisce di fronte alle difficoltà. Tu sei uno di quelli che si alza quando cade. Tu sei uno di quelli che lotta, che non si arrende mai. Fissa gli occhi sul futuro...
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La testa piena di pensieri

Quel giorno era senza il sole estivo che avrebbe scaldato di più i cuori, eppure quella sala piena di gente, occhi puntati e sentimenti dolci, non sapeva che quel tramonto sarebbe stato l’ultimo. Poi venne il freddo, ed ancora oggi, a tutte le anime gentili e sensibili, viene il dubbio che i sorrisi veri potremmo non vederli mai più, presi dalla paura e incapaci di dimenticare quello che abbiamo vissuto e che probabilmente non è ancora passato. Il buio non è sceso sull’amore, ma i pensieri riempiono le teste delle persone buone che fino a ieri credevano di poter avere una vita serena, e nel mio cuore sento lo stessa sensazione del tramonto, poco prima che arrivi il buio. La malinconia, l’amore così bello in ogni modo, quando lo lasciamo scivolare via e smettiamo di combattere perché ci sentiamo già sconfitti, ed eravamo così giovani ma ci avvolgeva quello che...
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Con lo stomaco che brucia

Ci sono delle volte che ti giri di scatto e interrompi quel flusso che solo dopo ti rendi conto essere le sensazioni di quando eri giovane. Con la musica assordante nelle orecchie ed il microfono di mano in mano, coi bicchieri che è meglio che non tocchi che lo stomaco non ce la fa più, leggi le parole e le pronunci in silenzio muovendo le labbra come le tue emozioni vorrebbero, mentre incroci gli sguardi di chi conosci e di chi no, tutti curiosi di vedere la tua interpretazione, se mai vi sarà. Non so spiegare perché l’essere lì ad una età che credevo eccessiva, mi sorprenda ogni volta in un nuovo vortice di storie da raccontare, coi fratelli che si sostengono l’un l’altro, e su miliardi di persone ce ne è solo una che vede solo te. Svuoti il bicchiere a goccia e lo senti scendere giù infuocato, come...
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A te guerriero

A te, guerriero instancabile dell’anima. Nelle battaglie quotidiane, dove il cuore è spada, hai dimostrato forza e coraggio senza fine. Nelle tenebre più fitte, hai acceso la tua luce, combattente incrollabile, mai piegato dalla rabbia o dalla sfiducia. Sulle strade impervie della vita, hai lasciato il tuo segno, seguendo il tuo cammino con passo fermo, senza timore. I venti delle avversità non hanno mai spento la tua fiamma, e sei cresciuto, come un leone nella tempesta. Non hai paura di sfidare l’ignoto, di affrontare il destino. Il tuo spirito indomito è un faro di speranza nelle lotte quotidiane e nei momenti di gloria, Ricorda sempre: sei un guerriero, un’opera d’arte in continua creazione. A te, mio alter ego coraggioso, che mai si arrende, che affronta la vita con amore, in questa danza dell’esistenza, continua a ballare. Perché sei il combattente che mai si stanca. Acquista su Amazon

Che t’o dico a fa’?

E ci risiamo, è lunedì, che vorresti che ci fosse il sole ma tanto oggi non hai niente da scaldare. Perché mentre il tempo se ne va, e dentro hai solo voglia di cantare, ti chiedi cosa sia quella cosa particolare da fare e per cui proprio tu sei venuto, unico, al mondo e se vale veramente la pena fare tutte le altre cose che fanno già tutti. È lunedì, un lunedì tra i tanti passati in 58 anni ed in cui lo sguardo attraversa l’agenda come un proiettile e visualizza il venerdì sera e voglia di lavorare saltami addosso. Ma che t’o dico a fa’? Spezzi il ritmo e poi ripartire col motore ormai freddo è dura e tutto diventa un devo, non un voglio, anche quello che due giorni fa sembrava un sogno meraviglioso. Non fa niente, ma il fa niente non ha mai lavorato ed allora torna...
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Irrequieto e vedo lontano

Vabbè, sul fatto di vedere lontano parlo in senso metaforico perché gli occhiali li porto da quando ero bambino, ma, ora che il tempo ha fatto il suo lavoro, la distanza non è più un fattore significativo. Nella vita ho fatto tanto, spessissimo in tandem con altri che hanno beneficiato della mia presenza, poi divenuta ingombrante quando il bruco è diventato farfalla. Ma i bruchi lo sanno quante ore vive una farfalla? E allora spingono, spingono, spingono e poi, liberi e belli vanno a dissolversi nel sole sempre più caldo, nella luce così forte che li rende invisibili agli occhi che si credevano amici. Acquista su Amazon Ma sono irrequieto, tutto teso a girare le medaglie che per altri sono frittate, ansioso di scoprire il lato buono di ogni cosa, libero, io sì, dal giogo di chi non sa cosa siano le vere responsabilità. Te lo senti dentro che sei...
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La mia ispirazione

Lo so che poi tu leggi e non capisci niente, che un giorno scrivo i soldi e un altro il cuore, ma oso essere me stesso e scrivere quello che se mi giro è già volato via. Che poi lo senti scritto un po’ per te e la tua anima ti racconta che sta bene, eppure ognuno vede le sue fotografie e mi fa arrivare il suo messaggio. Perché mentre la macchina corre più monotona che mai, la musica le dà una spinta fino alle stelle, ed ogni nota che cerco di cantare mi suggerisce una frase che me stesso vorrebbe urlare. È la mia ispirazione, nata per non finire mai, mentre la senti nel cuore, la senti nell’anima, la senti nella mente, quella che è la mia strada oltre l’arcobaleno da dove mai cadranno lacrime e gocce di pioggia, mentre vedo tante persone senza più speranza che implorano di...
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Italiani impoveriti come l’uranio

E che emergenza c’è? E poi è legale. Leggo ciò che scrivono. Le chiamano direttive, leggi, talvolta sono decreti, e mi rendo sempre più conto che dietro questa massa di incompetenti affamatori, pagati con il sangue della gente, altro non vi siano che avidi speculatori, maledetti imprenditori che sanno che fili tirare coi loro esperti di marketing. Persuasione! È inutile tirare fuori la storia del nazismo e della tirannia, perché anche queste nascono per soldi e per potere, sull’unica strada perseguibile del convincimento di milioni di idioti pronti a legittimare i carnefici governanti. Così ti dicono che la tua macchinetta euro 5 inquina e tu, coglione convinto, fai l’applicazione che ti mette il guinzaglio e te lo allunga un po’ se vai pure piano e acceleri come una lumaca. Ti inculano, ma col bonus! E sei lo stesso idiota che ha fatto la fila per porgere tre volte il deltoide...
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Eppure il vento soffiava già

C’è chi si ricorda vite semplici e chi si ricorda vite facili. Gli ultimi sono più deboli, arrendevoli, compiacenti, e parlano di libertà e di diritti da comprare da chi ha lottato per conquistarli. C’è forse qualcuno libero che vuole fare a metà della sua libertà con qualcun altro? C’è chi pensa e pretende di sì, e spesso fa il politico comunista col deretano degli altri. Eppure c’è chi si ricorda estati con due paia di bermuda, uno blu ed uno rosso, alternativamente in lavatrice fino a stingersi, buoni per più anni perché all’epoca crescevi ma non ingrassavi. E chi la guardava dove arrivava l’abbronzatura sopra il ginocchio? E le magliette erano sempre quelle, smanicatissime, non firmate, ma piaciute e vissute, come le estati che mai potranno ritornare coi loro profumi fantastici e le partite a pallone che la finale era sotto il temporale. Caldi africani, venti bestiali e gocce...
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Mi metto a vendere prolunghe

Il mio primo cellulare lo pagai un milione di lire, con le sue 8 memorie e la sua batteria che durava meno di un fiocco di neve ad agosto. Ma era bello averlo con se, non ancora abituati a certi giochini, con un unico dovere: appena uscivi di casa dovevi trovare un posto dove attaccare la spina. Così nacquero batterie maggiorate, ogni sorta di caricabatterie per auto, power bank… una bella schiavitù che dura ancora oggi anche se un po’ va meglio. Oggi vedevo le auto elettriche viaggiare in coda in autostrada e le facce dei guidatori mi ricordavano molto quelle dei vecchi possessori di cellulari. C’era coda, la batteria perde efficienza per il caldo ed il climatizzatore consuma, e… dove cazzo ricarico? Ora, al di là della balla delle emissioni zero, al di là della questione del suicidio economico delle aziende automotive europee, ma, mi chiedo: “Già oggi un...
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Oggi è la vostra festa e…

Che sia bellissimo ogni tanto fermarsi per tirare il fiato, per prendersi un momento di svago, nessuno lo mette in dubbio, ma il diritto di poter respirare, a questo mondo va guadagnato a costo di inenarrabili sacrifici. Già, sembra una eresia parlare di sacrifici in una società che, fino a poco tempo fa, parlava di diritti sempre e comunque, diritto anche di negare la natura e la terra tonda, diritto di confondere le menti di chi dovremmo proteggere e far crescere sano e forte, ma abbiamo visto quanto tutte le conquiste secolari sono state calpestate in un momento grazie a chi, della festa, di qualsiasi festa, vede solo la sua opportunità per nascondersi dietro ad un dito. E allora nessuno si ricorderà questa sera, in mezzo a sale da pranzo gremite e discorsi frivoli, delle donne ucraine scese in piazza l’8 marzo 1917 contro la guerra, e di tutti i...
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Paura di perdere tutto

Nasciamo tra dolori ed urla e poi passiamo un po’ di anni in cui l’amore ci circonda e ci perdona ogni gesto che compiamo, che sia bello, che sia riprovevole. Così per un po’ la felicità ci avvolge e ci travolge, al punto che per noi quelli sono e saranno per sempre i migliori anni della nostra vita, desolatamente preparati ad accettare qualcosa che mai così bello sarà più. È la vita che scorre così, infelice e piena di paure che, insieme ad altre emozioni negative, non riusciamo a controllare. Paura di perdere l’amore, paura di perdere quel minimo benessere che abbiamo raggiunto, paura che mai abbiamo avuto quando c’era qualcuno che vegliava su di noi e che, magari, detestavamo per questo. Vorremmo avere sempre il controllo su ciò che accade e mentre osserviamo la nostra strada che piega in curve impreviste, veniamo assaliti dall’ansia che ci paralizza e ci...
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