Blog

Per le persone che non vedo più e per le persone che non ho mai visto

Quando apro gli occhi in una stanza che non è mia, dove l’odore non mi è familiare, dove c’è uno strano silenzio che non è quello di casa mia, capisco subito che sto per immergermi in una nuova giornata piena di gente, piena di rumore, pieno di banchi, pieno di nozioni. Gli occhi sono aperti ma vedono quello che vogliono loro, in mezzo alla nebbia, e poi dai, non c’è più tempo, inizia a girare la trottola. I primi volti assonnati, truccati di fresco, li vedi dietro le tazzine con le muesli e le fragole, automi che si alzano dal tavolino al banco dei cornetti a scegliere la cosa più buona che c’è mentre ci si chiede che cosa ci si fa lì, in quel posto, in quel momento. Non ti ha obbligato nessuno, ma sei lì. Ciao, ciao, ciao, buongiorno… mentre quello che vuoi dire sarebbe “ma lasciami perdere…”...
Continua a leggere →

Con le braccia piene di aghi

Eppure le fonti da cui bere non mancavano. In quella terra che sembrava arida non era necessario affondare molto le radici per trovare la linfa da cui la vita è nata su questo pianeta, l’acqua. Ma lì vivevano così, in quel posto le radici non si volevano far sviluppare, si preferiva tenerle così, in superficie, senza chiedersi mai cosa vi fosse un pochino più sotto. E allora la vita era una mostra di forme tonde e piatte che sembrano braccia, tutte in fila iniettate di spine nel muscolo, spine che puntano il cielo come aghi che dovrebbero difendere da ciò che in realtà troppo male non può fare. Ma poi vedi i loro pezzi per terra quando un vero pericolo arriva, mentre chi ancora fatica per restare in piedi attende il momento che il vento decida di dar loro da bere. Eppure l’acqua è poco sotto di loro, basterebbe uno...
Continua a leggere →

Troppo stabili, troppo infelici

Nel mondo in cui tutti vorrebbero la stabilità, tutti si annoiano perché non succede mai niente. Il mondo di troppa sicurezza, rende le persone infelici e, incredibilmente, insicure. Forse il non aver mai bisogno di rizzare le antenne, forse la troppa agiatezza, e l’uomo diventa debole, senza stimoli, insicuro e timoroso di un domani. Così gli insicuri camminano ad occhi bassi, e non scorgono i sicuri a testa alta sbattendo fragorosamente gli uni contro gli altri in mezzo alla strada che sempre più diventa stretta. Ed ecco che arrivano i rimpianti, i lampi ed i tuoni del temporale della vita in cui ti sei fatto una idea di essere quello che non sei, piena di certezze che un giorno ti hanno tradito. E quante sono le anime che oggi ancora siedono su quella sicurezza che altro non è che una barca che naviga sul mare incerto della vita, un mare...
Continua a leggere →

La strategia per vivere nei domani difficili

Cosa succede effettivamente in un momento difficile? Cosa è un momento difficile? E’ probabile che non siano i momenti difficili, ma le persone che stanno al nostro fianco che li rendano tali. Ed allora cosa si fa quando il mondo rema contro? Si urla, si piange, si suda…? Ci si flagella, ci si interroga, si deve per forza trovare qualcosa che in noi non va? C’è quel peso del senso di sconfitta che ci massacra, ma dentro di noi c’è la radice viva che rinnova ogni giorno la nostra pianta che cresce e germoglia come la natura le ha detto di fare. Ma noi la guardiamo quella pianta, diamo ascolto a ciò che in noi spinge per guidarci verso i nostri traguardi, o continuiamo ad interrogarci sul perché gli altri non ci portino mai là dove a noi amiamo? Quindi sono gli altri di ieri che rovinano il nostro domani?...
Continua a leggere →

Voglio essere baciato senza consenso

Quando sono solo, quando sono addormentato davanti al mio destino, voglio essere sorpreso e destato con un bacio che dall’alto si fiondi su di me come un fulmine su un pino. Non voglio chiederlo, non voglio implorarlo, voglio che mi sconvolga e mi stupisca per quanto risvegli in me, e non voglio che nessuno mi guardi e analizzi quel momento, perché anche se tutto finirà nella storia dei tempi, quel bacio sarà stato l’energia che ha salvato il mondo. E non mi interessa di che colore sarà la neve, e nemmeno quanti fotogrammi scorreranno in un secondo, perché se il mio momento passerà di lì, vorrei che non mi ignorasse, che vedendo le mie ali chiuse non aspettasse un momento migliore per mostrarmi il suo calore. Non do il mio consenso, non punto nessun dito sulla magia di quell’istante, perché la vita non è un programma, i sogni non sono...
Continua a leggere →

Perché ti fosse risparmiato tutto questo

Fate una prova, mettetevi seduti comodi sulla vostra morbida poltrona, avviate il vostro film preferito e, dopo un minuto, premete il tasto mute. Togliete le parole, togliete la colonna sonora… cosa vi resta? Vi piace ancora? Scorrono le scene vuote di facce note, che non ti dicono più niente, perché il film è la realtà di chi lo ha pensato, sono le sue idee, con i colori ed i suoni, con le emozioni financo capaci di farci percepire gli odori che ci tornano alla mente mentre evochiamo le nostre immagini del mondo. Quelle immagini sono ciò che vorremmo costruire nella realtà, quando la parola costruttore aveva un senso materiale e non la puzza di un paravento politico. E allora, anche adesso, metti il sound a questo momento, ascolta una canzone, la canzone, senza farti distrarre dalle sue parole mentre leggi queste di cui stai cercando il senso, ma per qualche...
Continua a leggere →

Sono egoisti… ma per gli altri

Stanno tutto il giorno a pensare che qualcosa stia per succedergli, e… “No, non guardo la televisione, non voglio sentire ancora… magari solo un attimo, un sussulto di debolezza per vedere se c’è qualcosa di un po’ più triste a cui appendere le mie frustrazioni ipocondriache. E’ il mondo che ce l’ha con me, un mondo che dà tanto a tutti ed a me niente, solo sventure che, come oggi, mi angosciano e non mi permettono di fare la mia vita che prima era bellissima. Niente sudore, niente responsabilità, niente problemi, niente doveri… ed oggi tutta questa pressione che chissà da dove viene… ma la percepisco, c’è qualcosa che deve e sta per succedere. Sono qui solo a pensare guardando quel puntino sul soffitto, quello che prima fissavo nelle notti in cui non dormivo per il caldo e qualche zanzara. Devo trovare un appiglio, il mondo andrà pure alla rovescia...
Continua a leggere →

Vicus il bellicoso

“Scrivi, che mi piace come lo fai”. Ogni tanto mi diverto a scrivere due righe, talvolta anche di più, per tirare fuori ciò che mi fa soffrire, arrabbiare… insomma, se scrivo mi devi stare lontano. Poi con un paio di click vai nei post, ti leggono, piaci, ed ogni tanto mi sento citato in TV da quel bellicoso di Vicus. Vicus il professore di lettere, di greco, di latino, con lo scettro del comando sempre in mano nel suo castello di pareti fatte di led. Ti sorride, in fondo è un guerriero buono che coi ragazzi ha avuto tanto a che fare, e sa gestire quelli da cui la marachella te la devi sempre aspettare, e allora si scherza seriamente, in quegli abiti italici che a noi vanno a pennello, senza nemmeno fare l’orlo. Nascono amicizie tra guerrieri, quelli che per le battaglie fanno i km e si alzano di...
Continua a leggere →

Siamo soli senza di te

Queste sere posso fare alcuni passi, con le mie scarpette che sono le uniche che riesco a mettere perché piegarmi per allacciarle è troppo per adesso, con la schiena che sembra che se ne frega di dove va ed un occhio sull’orologio perché alle 22 i miei respiri diventano infetti ed illegali. Siamo soli in queste sere nelle vie buie e fredde che anche gli airpad non riescono a scaldare, in un silenzio che parla più di mille persone che non hanno più parole, e come in un film di fantasia mi sembra di sentire le voci che attraversano dolcemente le pareti delle case davanti alle quali passo con le mie scarpe ormai piene di sassi, che già non è difficile abbastanza andare avanti. E sento queste voci come se fossero lì davanti a me, voci che chiedono come finirà e quelle facce piene delle rughe di chi dorme male...
Continua a leggere →