Dall’inizio a fianco di te

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E se io fossi innamorato, se io fossi estasiato, cosa scriverei per urlare il mio amore in un mondo distratto e disfatto, che di belle parole ne ha sentite tante, e poi si è girato dall’altra parte mentre piangevo?

Non ho la risposta, e mi escono soltanto queste parole che io so essere la verità, mentre il sole caldo che non è quello là, e sotto un cielo blu che l’aria non profuma nello stesso modo, sono lontano che non si può vivere e la pelle non sente quei brividi di paura che solo ieri parevano insopportabili.

In un giorno si può fare tanta strada da non sentire più il profumo, in sei mesi ne puoi fare così tanta che potresti avere solo l’illusione di essere lontano da quel qualcosa che ti attrae e non ti lascia più respirare, che non vuoi che ti lasci, che chiedi alla vita solo di ricominciare per poter rifare ogni passo al fianco di chi non sapevi che esisteva, ma c’era e tu non te ne fai una ragione.

So bene la verità, so bene che in mezzo a questa gente, nessun altro esiste, e scorrono quei numeri magici che non li ricordi perché basta un gesto fatto un milione di volte per sentire quella voce lontana, che se fosse vicina scotterebbe.

Ed una sola domanda, in ogni parola che dice che voglio stare soltanto con te, e quando ti posso vedere ora che so che il tempo ha giocato con noi per tenerci lontano per un momento infinito?

E chi lo sapeva, e chi lo immaginava, e chi la considerava vita una strada senza il tuo respiro dentro un foulard profumato che ti accarezza come un sogno che ti raggiunge ogni notte in cui sei sola per chiederti che ci fai lì?

Sto aspettando soltanto che qualcuno vestito di magico mi dica perché fino ad oggi sia andata così e poi mi siano spuntate le ali che ora non so più toccare terra. Qualche angelo che mi dica perché fino ad oggi io ho chiamato tutto il mondo col tuo nome senza mai smettere un istante di guardare dove il cielo tocca il mare, per scorgere il tuo profilo spuntare improvviso.

Che poi era solo la mia metà che non potevo credere potesse esistere, la mia metà che non credeva di essere quella là, due anime troppo impegnate per credere alle favole che nella vita non le vedi mai, e poi si chiedono come hanno fatto a vivere lontano l’una dall’altra anche solo per mangiare un panino.

E allora chiami tutti col mio nome, ed io cerco ed ho sempre cercato in tutti quella che sei, anima meravigliosa, al mondo solo perché la mia vita non avrebbe un senso senza, ed ha bisogno solo che io la liberi dalle sbarre che ti hanno trattenuta fino adesso, sì che e il cielo ha dovuto fare a meno dei tuoi sorrisi.

Chissà se questo è soltanto un sogno? Magari è solo la fantasia di un cuore rimasto bambino che da grande vorrebbe poter raccontare che nella vita ha avuto il suo amore grande, infinito, col groppo in gola mentre sta raccontando a chi non ha potuto vivere intensamente, con le lacrime agli occhi mentre prega che tutto non rimanga nel vento, mentre da lontano un’anima dolce sa esattamente dove puntare lo sguardo per incrociare quello della metà senza cui nessuna vita è degna di essere vissuta.

E che queste parole ispirino entusiasmo e meraviglia a chiunque, leggendole, possa immaginare la sua mano nella mia, perché quello che non so nemmeno lontanamente descrivere, so per certo che esiste, ed io vi invito a trovare il coraggio per viverlo, dall’inizio, con al fianco l’unica anima creata per voi da un celeste che… poi un giorno vi spiegherà tutto.

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