Il giorno che me ne andrò, avrò bisogno dell’eternità per raccontare tutto quello che mi è successo, tutto quello che mi hanno raccontato, tutto quello che mi hanno chiesto.
Oggi il mondo piatto, appiattito da colpi bestiali, ha scoperto che c’è una goccia nel mare che, con la sua energia, scalda un poco quell’oceano. E la goccia prima non sapeva nemmeno che nell’universo ci fosse un posto importante anche per lei, mai poi così è stato, così è successo.
Per ogni cosa c’è il suo momento.
Vorrei scrivere, vorrei raccontare le storie di tutte le persone che incontro nel mio viaggio, ma non posso, non si deve, non si fa, e allora quel giorno in cui l’aria non dovrà più soffiare nei polmoni, allora potranno uscire dalle mie labbra tante storie bellissime che, per la loro sofferenza, sembrano tragedia, ma invece parlano d’amore, di onore, di persone vere.
Sono tante, lunghe nei loro infiniti dettagli che solo chi andrà lassù potrà cogliere nella loro importanza, ci vorrà l’infinito per cantarle ad una ad una fino in fondo, ma il tempo non sarà un problema, e nemmeno le lacrime non scenderanno giù.
In questa terra appiattita sempre più persone stanno imparando ad utilizzare zone della mente fino ad oggi inesplorate, fino a ieri non necessarie per la normale convivenza, e mentre chi si adagia dimentica i fiori e le farfalle che amava da bambino, molti altri iniziano a vedere chiare le immagini del mondo, iniziano a vedere oltre il proprio naso, iniziano a ricordare i dettagli di un passato che sembrava non degno di nota.
E allora rimetto ordine tra le mie idee, allora sto in silenzio davanti all’appiattimento, mi rendo sempre più consapevole che una strada si stia delineando ed io devo con ogni forza contribuire a raddrizzarne le curve, perché poi un domani arriva sempre, e visto che il buio raggiunge luoghi inaccessibili alla luce, mi potrete perdonare la paura del buio, ma mai la paura della luce.
Ricordiamoci che se oggi vediamo tante ombre è perché qualche luce, seppur fioca, è ancora accesa, quindi non temo nulla, vado dritto per la mia strada e raccolgo storie un po’ qui ed un po’ lì, fino a quando, un giorno, avrò l’eternità per raccontarle e far ridere tutti gli angeli.